Rivista XLV (2005) - fasc. 3
Il contributo ricostruisce la sfortunata vicenda della perdita della croce lignea di Giunta Pisano eseguita nel 1236, su commissione di frate Elia, per la basilica superiore di San Francesco ad Assisi, come riporta l’iscrizione alla base della stessa. Attraverso una accurata indagine storico-artistica e della fortuna critica, si evince come la lezione di Giunta si ripercuota per molto tempo nell’ambiente assisiate e toscano e in diversi artisti tra cui Giotto.
The contribution describes the unlucky lost of the wooden cross of Giunta Pisano made on the year 1236 for the upper Basilica of St. Francis at Assisi, at the request of friar Elia, as stated by the writing collocated on the base of the cross. Through an accurate historic-artistic enquiry and critical evaluation, it is evident the fact that the influence of «Giunta» lasted for long time in Assisi and in Toscana. Giotto himself, among other artist, was ispired also by him.
Nella nota vengono descritti 7 manoscritti appartenuti al convento di San Francesco Grande di Padova e rintracciati presso la Biblioteca Civica di Padova, la Biblioteca Comunale di Trento e la Biblioteca Bertoliana di Vicenza. Il gruppo di codici va ad arricchire il catalogo del patrimonio librario appartenuto alla biblioteca medievale del convento e di cui era stata fornita una accurata analisi dalla stessa autrice in un intervento del 2003 in questa rivista.
Seven manuscripts belonging to the Convent of St. Francis the Great of Padua and traced to the Civic Library of Padua, the City Library of Trento and the Bertoliana Library of Vicenza are described in the note. The group of codes enriches the catalogues of the book’s heritage belonging to the medieval library of the Convent and about which the author herself provided an accurate analysis in an article appearing in this journal in 2003.
La rassegna prende in esame il volume di Luigi Pellegrini, Frate Francesco e i suoi agiografi, una raccolta che riunisce una serie di saggi pubblicati dall’autore nel corso degli ultimi trent’anni nelle sedi più diverse. L’estensore della nota, nel sottolineare l’impulso impresso da Pellegrini agli studi francescani, presenta i risultati più considerevoli prodotti dalla sua ricerca e intavola con l’autore una discussione su alcuni temi, oggetto dei saggi in questione.
The review examines the volume by Luigi Pellegrini, Friar Francis and his Hagiographies, a collection that assembles a series of essays published in diverse places by the author over the past 30 years. While underlining the impetus given by Pellegrini to Franciscan studies, the author of the note presents the results of his own important research and sets off a discussion with him on some of the topics contained in the essays.
Nella nota si analizza la riedizione, a distanza di trent’anni, delle Fonti Francescane, un’opera monumentale riservata agli scritti e alle fonti biografiche su san Francesco d’Assisi. Questa impresa che mantiene l’impianto generale dell’opera precedente, oltre a recepire le novità relative al corpus agiografico nel corso degli ultimi anni, mette in campo una serie eterogenea di competenze, fornisce un rinnovato apparato critico e nuove e varie prospettive di studio.
A new edition of the Franciscan Sources – a monumental work containing the writings and the bibliographic sources on St. Francis of Assisi – is analyzed in the note at a distance of 30 years time. Following the general scheme of the precedent work, this enterprise details the novelties regarding the hagiographic corpus in the course of recent years, takes into consideration a heterogeneous series of jurisdictions, and provides a renewed critical apparatus as well as new and varied study perspectives.