Rivista XLIV (2004) - fascc. 2-3
Pubblicato come volume monografico
Andrea Tilatti
Odorico da Pordenone. Vita e miracula (CSA41)
L’evento di donazione di una significativa raccolta di immaginette devozionali sette-ottocentesche di produzione europea, legate all’iconografia antoniana, è collocato dall’autore nel clima concettuale e spirituale del «dono» come nodo di studi antropologici e sociologici, al fine di identificare le componenti religiose e culturali nel cui contesto hanno agito o agiranno il donatore (dott. Alberto Emanuel de Almeida Trigueiro Sampaio, in memoria della moglie Maria Dos Anjos che ha raccolto le immaginette, tramite il padre francescano Paolo Beretta) e il donatario, Centro Studi Antoniani di Padova (CSA). Di quest’ultima istituzione l’autore tratteggia l’attività museologica (con particolare riferimento al precoce e sistematico interesse di raccolta, studio e esposizione per le immaginette devozionali comunemente definite «santini») alla quale le immaginette donate parteciperanno per essere metodicamente catalogate, interpretate nel loro valore religioso ed estetico, proposte infine con varie strategie di comunicazione a devoti e studiosi.
L’esame specifico di alcune immaginette, impegnato nella lettura dei simboli, dei significati iconografici, delle scritture collegate alla parte figurativa, è diretto, come primo approccio metodologico alla collezione, a particolari tipologie protettive e a esemplari provenienti da importanti centri di produzione calcografica e litografica europei quali Anversa, Augusta, Praga, Parigi. La figura del Santo emerge nelle sue caratteristische fisico-ritrattistiche e nella personalità di predicatore e protettore taumaturgo, attraverso linguaggi figurativi in cui elementi di popolarità si affiancano a elementi di cultura teologica rivelatori di meditate progettualità.
Mr Alberto Emanuel de Almeida Trigueiro Sampaio has donated a collection of 18th-and 19th-century votive images of St Anthony to the Centro Studi Antoniani (CSA) in Padua, in memory of his wife Maria Dos Anjos. Such images – all of them of European origin - were collected with the help of a Franciscan friar, father Paolo Beretta. For the author of the article, this event represents an occasion to examine the religious and cultural context in which such a donation takes place and all the anthropological and sociological factors involved in it. With regard to the Centro Studi Antoniani, the author describes in detail its activities connected with the collection, study and exhibition of votive images, which are catalogued and estimated according to their religious and aesthetic value. Some images coming from important European chalcographic and lithographic centres, such as Antwerp, Augsburg, Prague and Paris, are examined in detail by the author, who also tries to give an interpretation of their iconographic symbols and of their written parts. The physical figure of St Anthony is described through the features of his portrait, and the personality which emerges is that of a great preacher and thaumaturge.
In margine alla presentazione del volume di Louise Bourdua, The Franciscans and Art Patronage in Late Medieval Italy, Cambridge University Press, 2004, studio innovativo che indaga il ruolo dei francescani nelle committenze artistiche nei tre grandi conventi di S.Fermo a Verona, S.Lorenzo a Vicenza, S.Antonio a Padova, l’autore riesamina il ciclo pittorico nella sala del Capitolo al Santo. Di questi affreschi, eseguiti nei primi anni del Trecento da Giotto o da un suo stretto seguace, viene proposta una lettura iconografica unitaria, che sviluppa il tema dell’imitazione del martirio salvifico di Cristo da parte di san Francesco e Sant’Antonio. L’autore propone di identificare l’ultima scena del ciclo, in gran parte perduta, con l’episodio di Sant’Antonio che lascia l’ordine Agostiniano e prende l’abito francescano e rileva dei punti di contatto tra questa ricostruzione complessiva e una serie di testi presenti al Santo tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo: la leggenda antoniana Raymundina e alcuni sermoni.
The author presents the new volume by Louise Bourdua, The Franciscans and Art Patronage in Late Medieval Italy (Cambridge University Press, 2004), an innovating study about the rôle the Franciscans played in the assignment of art works in the convents of St Fermo in Verona, St Lawrence in Vicenza and St Anthony in Padua. With regard to this study, the author re-examines the frescoes in the Chapter Hall of the Basilica of the Saint - which were painted at the beginning of the 14th century by Giotto or one of his helpers – and he suggests a new interpretation for the cycle, i.e. St Francis and St Anthony’s imitation of Christ’s salvific martyrdom. More in detail, he proposes to identify the last panel of the cycle, most of which has been lost, with the episode of St Anthony leaving the Agostinians and entering the Franciscan order, and he points out the connections between this interpretation and some texts belonging to the Basilica of the Saint and dating back to the end of the 13th and the beginning of the 14th century, the Raymundina legend and some sermons.
Si presentano due volumi specificatamente dedicati alla descrizione dei manoscritti datati di Padova che mettendo in campo le competenze intellettuali e scientifiche in particolare di giovani studiosi formatisi all’Università di Padova, raccolgono una grande massa di informazioni, agganciate ad un momento cronologico preciso, che vengono messe a disposizione degli storici dell’arte, dei filologi, dei paleografi, dei codicologi ed in breve degli storici tout court.
The author presents two books dealing with old Paduan manuscripts, in which a great deal of information is connected to a specific period of time and to the intellectual and scientific knowledge of young scholars who studied at the University of Padua at that time. Those pieces of information are very useful to historians, historians of art, philologists, paleographers.
Con la pubblicazione del quarto volume si è conclusa a catalogazione dei Fondi francescani dell’Emilia-Romagna. La nota ne presenta le caratteristiche e i criteri che sono stati seguiti nell’elaborare la schedatura di un ricco patrimonio archivistico, che potrebbe far da modello ad analoghe iniziative.
This article introduces the fourth and latest volume about the Franciscan properties in the Emilia-Romagna region. The author describes the criteria followed to catalogue such a rich amount of records.