Rivista LIX (2019) - fasc. 3
SOMMARIO
Il contributo offre l’edizione liturgica delle messe e dell’ufficio di sant’Antonio, secondo i testimoni piu` autorevoli e significativi del XIII secolo e in uso nell’Ordine minoritico. Attraverso lo studio dei libri liturgici, da un punto di vista codicologico, filologico e storico-liturgico si offre un’esegesi delle fonti al fine di ricostruire l’immagine del Santo padovano.
Parole chiave: Liturgia; Fonti liturgiche antoniane; XIII secolo; Ufficio di sant’Antonio; Messe di sant’Antonio.
SUMMARY
The contribution offers the liturgical edition of the masses and the Office of St. Anthony according to the most authoritative and significant witnesses of the 13th century, in use by the Order of Friars Minor. Through the study of liturgical books from a codicological, philological and historical-liturgical point of view, an exegesis of the sources is offered with the aim of reconstructing the image of the Paduan saint.
Keywords: Liturgy; Antonian liturgical sources; 13th century; Office of St. Anthony; Masses of St. Anthony.
SOMMARIO
Muovendo da un confronto tra il recente incendio della cattedrale di Notre-Dame a Parigi, il 15 aprile 2019, e quello della basilica di Sant’Antonio a Padova, il 29 marzo 1749, l’autore ne rileva singolari analogie ma anche notevoli differenze. Prosegue poi con un’analitica rassegna delle relazioni inedite del caso padovano, pubblicate nel primo volume dell’Archivio Sartori, presentando una nuova narrazione piu` completa del movimento dell’incendio all’interno del tempio con l’eroica lotta dei frati e dei laici contro il fuoco per salvare le piu` insigni reliquie del Santo protettore, preziosi beni artistici e manoscritti.
Parole chiave: Parigi, Notre-Dame; Padova, Basilica del Santo; Incendio; Cronachistica padovana.
SUMMARY
Starting from a comparison between the recent fire at Notre-Dame Cathedral in Paris, on April 15, 2019, and the one which struck the basilica of St. Anthony in Padua on March 29, 1749, the author notes peculiar analogies but also considerable differences. Them, he proceeds with an analytical review of the unreleased reports of the Paduan case, published in the first volume of the Sartori Archive, presenting a new and more complete narrative of the fire movement inside the temple and the heroic fight of friars and lay people against the flames in order to save the Saint’s most famous relics, precious artistic assets and manuscripts.
Keywords: Paris, Notre-Dame; Padua, St. Anthony’s Church; Fire; Paduan chronicle.
SOMMARIO
Intrecciando la propria biografia con quella del francescano conventuale padre Stanislao Sgarbossa, l’autore fa scorrere con intensa emozione dapprima gli anni della propria adolescenza e prima maturità dagli studi liceali alla laurea in medicina, narrando il tormentato periodo bellico (1940-1945) in una Padova contesa dalle opposte formazioni militari nazifasciste e partigiane, lacerata dai bombardamenti aerei, animata dall’eroismo di molti laici e sacerdoti nonostante l’incertezza della gerarchia ecclesiastica. Rivivendo poi l’immediato periodo post bellico, ricco di amicizie e di collaborazioni con eminenti figure del mondo dell’Azione cattolica e della Democrazia cristiana della città , le tensioni politiche tra cattolici e comunisti fino agli anni Cinquanta del Novecento, egli sottolinea la sua netta presa di distanza dalla omologazione di alcuni dirigenti tra fede cattolica e impegno politico nella Dc, e sebbene alquanto isolato, conservando pero` il rispetto delle idee e sincere amicizie personali. Questa sua rievocazione biografica cittadina è sempre collegata con i grandi avvenimenti della società italiana ed europea, della diplomazia e della guerra mondiale, dei movimenti civili e religiosi del tempo con abbondanti e precisi riferimenti storici. Formatosi spiritualmente nella fede nel quartiere allora periferico di Arcella presso la parrocchia e l’oratorio S. Antonio, il giovane Cima incontrò l’assistente padre Stanislao, legandosi a lui con stima e affetto, partecipando alle sue varie iniziative apostoliche, ricordando alla luce del Diario di Maria Teresa Rossetti il suo delicato e sofferto servizio di cappellano della II Brigata Nera Mobile ‘‘D. Mercuri’’ negli ultimi mesi di guerra, nonche´ il suo appoggio al gruppo della cosiddetta ‘‘Armata bianca’’ che raccoglieva e distribuiva armi ai comitati civici delle parrocchie per fronteggiare una probabile rivoluzione nel caso di vittoria del Fronte popolare social-comunista nelle elezioni del 18 aprile 1948.
Parole chiave: Stanislao Sgarbossa ofmconv; Padova; Fascismo; Resistenza; Azione Cattolica; Democrazia Cristiana; Ezio Riondato; Maria Teresa Rossetti.
SUMMARY
Interlacing his biography with that of the conventual franciscan father Stanislao Sgarbossa, the author firstly recounts, with intense emotion, the years of his adolescence and early adulthood from high school to his graduation in medicine, narrating the tormented war period (1940-1945) in a Padua contended by the opposing Nazi-Fascist and Partisan military formations, torn apart by aerial bombardments, animated by the heroism of many lay people and priests despite the uncertainty of the ecclesiastical hierarchy. Reliving then the immediate post-war period, full of friendships and collaborations with eminent figures in the world of the Catholic Action and that of the Christian Democrats of the city, the political tensions between Catholics and Communists up until the 1950s, he underlines that he distanced himself from how some leaders homologated the Catholic faith and political commitment in the Catholic Democracy, and although remaining somewhat isolated, he maintained his respect for the ideas and sincere personal friendships. This biographical evocation of the city is always connected with the great events of the Italian and European society, diplomacy and world war, civil and religious movements of the time with abundant and precise historical references. Having received his spiritual formation in faith in the then peripheral district of Arcella near the parish and the oratory of Saint Anthony of Padova, the young Cima met the assistant father Stanislao, binding himself to him with esteem and affection, participating in his various apostolic initiatives, remembering in the light of the Diary of Maria Teresa Rossetti his delicate and afflicting service as a chaplain of the Second Mobile Black Brigade ‘‘D. Mercuri’’ in the last months of the war, as well as his support for the group of the socalled ‘‘White Army’’ which collected and distributed weapons to the civic committees of the parishes to face a probable revolution in the case of the victory of the popular social-communist front in the elections of 18 April 1948.
Keywords: Stanislao Sgarbossa ofmconv; Padua; Fascism; Resistence; Catholic Action; Democrazia Cristiana Party; Ezio Riondato; Maria Teresa Rossetti.
SOMMARIO
L’epoca rinascimentale è un’epoca chiave nell’uso delle acquasantiere nelle chiese cattoliche. Un uso che ha alle spalle una lunga tradizione con significativi cambiamenti e che si sviluppa in questo periodo con delle caratteristiche che si fisseranno anche per il tempo successivo. Oggetto di questo contributo sono le pile d’acqua santa presenti nella basilica di Sant’Antonio di Padova (vulgo ‘‘Il Santo’’) che offrono chiare indicazioni sul modello dell’acquasantiera rinascimentale. Le due acquasantiere collocate all’ingresso principale raffiguranti il battesimo di Cristo costituiscono un esempio classico per il periodo rinascimentale, sia iconografico nel tema battesimale, sia nel riferimento spaziale con le due pile che si fronteggiano proponendo una scena dal sapore catechetico. Un’altra acquasantiera, detta di ‘‘Santa Giustina’’, posta all’ingresso nord della basilica, è sormontata da una statuetta antica di marmo pario, rappresentante una musa, forse Calliope: un caso esemplare di uso pragmatica di uno spoglio ‘‘antico’’.
La terza acquasantiera con santa Caterina d’Alessandria, davanti alla sagrestia, mostra con la raffigurazione della santa un tema iconografico comune, appropriato per l’interno della chiesa, il materiale da bronzo della statuetta una possibilità elaborata di scelta materiale.
Le acquasantiere presenti sono opere di artisti di rilievo attivi anche in altri progetti di committenza artistica all’interno della chiesa, tutti documentati grazie a fonti archivistiche note. Manufatti artistici che offrono ottime indicazioni per uno studio comparato con le numerose acquasantiere rinascimentali presenti in Italia, oggetto di un ampio studio dell’autrice.
Parole chiave: Acquasantiera; Iconografia battesimale; Arredamento chiesa; Devozione popolare.
SUMMARY
The Renaissance is a key era for the holy water stoup as an element of furnishing in Catholic churches. Despite its long tradition, it underwent significant changes in many areas and is only now developing genus-specific characteristics that are to remain valid for the subsequent period. The monuments in the Basilica of St. Anthony of Padua in Padua clearly show some aspects of the Renaissance holy water fonts. The ones with the baptism of Christ at the main entrance are a good example of a typical iconography and a characteristic spatial concept for the holy water stoups of the Renaissance: the baptism is the main theme here and the spatial concept with two communicating holy water fonts is a suitable staging in the sense of catechesis. The holy water stoup of Saint Justina at the northern entrance, crowned by an roman-antonian statuette of Parian marble representing a muse, perhaps a Calliope, is an example of pragmatic, conceptual spolia use. The holy water stoup of Saint Catherine of Alexandria in front of the sacristy shows with the representation of the saint a common iconographic theme appropriate to the church interior and as a bronze statue an elaborate choice of material. The artists of the holy water basins of the Santo, who were also involved in other projects in the church, and the dates are well documented by archival sources. Therefore, these monuments are also good reference objects for other holy water basins of the Italian Renaissance.
Keywords: Holy water stoup; Iconography of baptism; Church interior; History of faith.
ZUSAMMENFASSUNGDie Renaissance ist eine Schlu¨ sselepoche fu¨ r das Weihwasserbecken als Ausstattungsgegenstand in katholischen Kirchen. Trotz seiner langen Tradition erfa¨ hrt es in vielen Bereichen deutliche Vera¨ nderungen und bildet erst jetzt gattungsspezifische Charakteristika aus, die fu¨ r die Folgezeit Gu¨ ltigkeit behalten sollen. Die Denkma¨ ler in der Basilika des heiligen Antonius von Padua in Padua zeigen einige Aspekte der Renaissance-Weihwasserbecken sehr deutlich. Die Becken mit der Taufe Christi am Haupteingang sind ein gutes Beispiel fu¨ r eine typische Ikonographie und ein fu¨ r die Weihwasserbecken der Renaissance charakteristisches Raumkonzept: Die Taufe ist das Hauptthema auf Weihwasserbecken und das Raumkonzept mit zwei kommunizierenden Weihwasserbecken ist eine geeignete Inszenierung im Sinne der Katechese. Das Weihwasserbecken der Heiligen Justina am Nordeingang, die von einer antonianischen Statuette aus parianischem Marmor bekro¨ nt wird, die eine Muse, vielleicht Kalliope, darstellt, ist ein Beispiel fu¨r pragmatischkonzeptionellen Spoliengebrauch. Das Weihwasserbecken der Heiligen Katharina von Alexandria vor der Sakristei zeigt mit der Darstellung der Heiligen ein ga¨ ngiges ikonographisches Thema, das dem Kirchenraum angemessen ist, und als Bronze eine elaborierte Materialwahl. Die Ku¨ nstler der Weihwasserbecken des Santo, die auch an anderen Projekten in der Kirche beteiligt waren, und die Datierungen sind archivalisch gut dokumentiert. Daher sind diese Denkma¨ ler auch gute Referenzobjekte fu¨ r andere Weihwasserbecken der italienischen Renaissance.
Schlagworte: Weihwasserbecken; Taufikonographie; Kirchenausstattung; Fro¨ mmigkeitsgeschichte
SOMMARIO
Il breve contributo vuole rappresentare una segnalazione relativa al portale della chiesa di San Francesco a Pesaro. Attraverso considerazioni che prendono in esame la committenza, le ipotesi cronologiche e un’attenta analisi stilistica, si è potuto documentare una dipendenza del portale in questione da quello, di poco precedente, della chiesa di San Lorenzo a Vicenza: vero e proprio prototipo per l’esemplare pesarese. A costituire un fondamentale trait d’union tra le due opere e a configurarsi, quindi, come veicolo determinante per la diffusione di modelli e culture figurative è pertanto, come viene riconosciuto nel saggio, il milieu francescano (entrambi i conventi erano infatti officiati dai frati Minori).
Parole chiave: Pesaro, Chiesa di San Francesco, portale; Vicenza, Chiesa di San Lorenzo, portale.
SUMMARY
This short essay intends to present some considerations about the portal of St. Francis church in Pesaro. The study analyses patronage, dating hypothesis and focuses on the stylistic aspects in order to show how the portal derives from St. Lawrence’s one in Vicenza, which represents a real model. The essay, thus, underlines the importance of the Franciscan order in the diffusion of models and figurative cultures (both convents, indeed, were officiated by Minor friars).
Keywords: Pesaro, Church of San Francesco, portal; Vicenza, Church of San Lorenzo, portal.
SOMMARIO
Il Trattato della purità del cuore della santa Camilla Battista da Varano, presentato qui nell’edizione curata da Silvia Serventi che si avvale del ritrovamento di due nuovi testimoni dell’opera, è emblematico dell’autorevolezza spirituale della clarissa camerte. Adottando come chiave di lettura essenziale la Sacra Scrittura, suor Battista offre al suo padre spirituale una sapiente trattazione sulla purità , attingendo anche alla personale esperienza e assumendo lei stessa il ruolo di ‘‘maestra spirituale’’.
Parole chiave: Purità di cuore, Camilla Battista, Sacra Scrittura, purità della mente, amorosa crocifissione, offerta di sé.
SUMMARY
The here presented edition of the Treatise on the Purity of the Heart, written by Saint Camilla Battista Varano, has been edited by Silvia Serventi making use of two newly discovered witnesses to the work. This treatise is emblematic of the spiritual authority of the Poor Clare nun from Camerino. Adopting the Sacred Scriptures as an essential key to reading, Sister Battista offers her spiritual counselor an insightful essay about the subject of purity, also drawing on her personal experience and taking on herself the role of "spiritual teacher".
Keywords: Purity of heart, Camilla Battista, Sacred Scripture, purity of mind, being crucified for love, selfoffering.