Crocefissi lignei a Venezia e nei territori della Serenissima 1350-1500 modelli diffusione restauro
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Atti del convegno internazionale, Venezia, Gallerie dell’Accademia, 18 maggio 2012
estratto da "Il Santo", LIII (2013), 1-2, p. 1-160
con la collaborazione di Carlo Corsato
ITALIANO
Il volume testimonia l’interesse sempre crescente degli studiosi nei confronti della scultura lignea e, nello specifico, della produzione di Crocifissi intagliati e policromi tra il 1350 e il 1500 circa a Venezia e nei territori della Serenissima. Numerosi i manufatti di grande qualità, inediti o inquadrati in maniera sistematica per la prima volta, soprattutto per quanto riguarda la tipologia del «Crocifisso gotico doloroso» in area veneto-friulana, che in alcuni casi vengono ricondotti a una medesima bottega e per i quali si propongono interessanti confronti con la coeva produzione lapidea.
Il problema dell’influenza della scultura nordica su quella lagunare è indagato con estremo rigore filologico, con particolare riferimento al Crocifisso quattrocentesco della chiesa di San Giorgio Maggiore di Venezia, messo a confronto sia con manufatti di area germanica sia con altre opere presenti in Italia, e a quello che domina il coro della basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari. Quest’ultimo, realizzato entro il 1475, intaglio tra i più importanti a Venezia nel periodo in esame, è identificato in diversi contributi come modello di numerosi Crocifissi presenti in città e in tutti i territori della Repubblica veneta, dalla montagna bellunese ai territori che si affacciano sulle due sponde dell’Adriatico. Di tali manufatti, riuniti in gruppi omogenei per cronologia, caratteristiche stilistiche e tecniche, si avanzano alcune diverse ipotesi di attribuzione e riflessioni sulla committenza.
Uno spazio non secondario è riservato al restauro e all’importanza di stabilire protocolli omogenei di intervento, con lo scopo di rendere le informazioni comparabili e utili anche a fini attributivi; di grande interesse infine anche la riflessione sul concetto di modello e sull’importanza del costante riferimento alla funzione liturgica dei manufatti.
L’insieme degli aspetti analizzati, unito all’acume critico che caratterizza tutti i saggi, fa del presente volume un punto di riferimento imprescindibile per gli studi futuri sull’argomento.
ENGLISH
The volume reveals the growing interest of scholars for the wooden sculpture, in this particular case for the polychrome wooden Crucifixes produced in Venice and in the territories of the Venetian Republic, between 1350 and 1500.
The corpus of the works counts many pieces of a very high artistic quality, unpublished or not systematically studied before, with a special regard to the typology of the «Crocifisso gotico doloroso» in the Veneto and Friuli; the study identifies related works, attributing a series of Crucifixes to the same atelier, researching also the relations to the contemporary stone sculpture.
The influence of the nordic sculpture on the Venetian art is a thoroughly studied theme, in specially with regard to the XV century Crucifix from the church of San Giorgio Maggiore in Venice, compared to works from the Germanic area and to other Italian pieces, and to the Crucifix from Santa Maria Gloriosa dei Frari. This latter one, carved before 1475, is one of the most important examples in Venice in the period of time examined; the studies reveal it to be a model for many other works in Venice and the territories of the Serenissima, from the Belluno mountains to both sides of the Adriatic.
The sculptures are reunited in homogenous groups based on chronology, on stylistic and technical features; some hypothesis are elaborated with regard to their attribution and commissioners.
The volume also reserves a special attention to the restoration practice and to the importance of defining homogenous intervention procedures, that would allow to create a data-base of technical information, very useful also for the attribution of the single works. The studies promote reflections on the concept of model and underline the importance of constantly referring to the liturgic function of the pieces.
The variety of the aspects considered, as well as the critic accuracy of the studies, make this volume a scientific milestone, a necessary bases for all further research on this theme.
INDICE GENERALE (estratto da "Il Santo", LIII (2013), 1-2, al link della rivista i Sommari/Abstract degli articoli)
MATTEO CERIANA, Introduzione
CARLO CORSATO, Somiglianza e imitazione. Dalle forme del Crocifisso alla funzione della Passione
ROBERTA BATTAGLIA, Il Crocifisso gotico doloroso della chiesa di San Nicola da Tolentino
LUCA MOR, Il Crocifisso trecentesco della pieve di Sant’Andrea di Bigonzo e alcune segnalazioni tra Veneto e Friuli
ULRICH SODING, Il Crocifisso di San Giorgio Maggiore a Venezia. Radici tedesche - rapporti italiani
SERENELLA CASTRI, Infaticabile Bonvicino. Due Crocifissi ritrovati, un restauro e considerazioni sui procedimenti di bottega.
ANNE MARKHAM SCHULZ, Il Crocifisso di Santa Maria dei Frari e i suoi epigoni
CLAUDIA CREMONINI - GIOVANNA MENEGAZZI, Il restauro del Crocifisso della basilica di Torcello
ELISABETTA FRANCESCUTTI, Dalla tecnica al modello. Riflessioni sul Crocifisso di Puos d’Alpago e altri manufatti
IVAN MATEJCIC, Il Crocifisso rinascimentale della basilica Eufrasiana di Parenzo e altri esempi di manufatti lignei tra le due sponde dell’Adriatico
ALESSANDRO QUINZI, Un tassello: il piccolo Crocifisso di Pirano.
BIBLIOGRAFIA E INDICI: Bibliogragfia generale. Indice dei nomi di persona. Indice dei nomi di luogo.
Collectanea Franciscana 83 (2013)
Kermes, La rivista del restauro, 92, (ottobre-dicembre 2013)
Miscellanea Francescana, 113 (2013)