Il coro e il presbiterio della basilica del Santo. Vicende storiche ed artistiche nel sec. XV.
estratto da "Il Santo", XXXVIII (1998), 1-2
L'autore traccia un quadro sulla sistemazione della parte orientale della basilica del Santo, avvenuta nel corso del Quattrocento. In particolare si sofferma sulla costruzione in forme rinascimentali delle cortine del coro, prospettando - per taluni aspetti storici, architettonici e scultorei delle medesime - un intervento inventivo di Leon Battista Alberti e, più diretto, di Donatello. Inoltre esprime alcune nuove considerazioni sull'altare maggiore, opera dello stesso grande scultore toscano, e sulla disposizione planimetrica del coro ligneo dei Canozi da Lendinara, nonché sulla coeva recinzione del presbiterio eseguita dal fabbro Domenico Montanaro. Conclude illustrando i lavori artistici attuati, sotto la direzione di Giovanni Minello, nell'ultimo quarto del secolo XV, in parte di modifica ed in parte di completamento delle cortine rinascimentali. Lavori svolti con la partecipazione di suo figlio Antonio, di Bartolomeo Bellano ed anche, quasi sicuramente, dello scultore fiorentino Bertoldo di Giovanni.
The author outlines the arrangement of the eastern side of the Basilica of the Saint, which took place during the 15th century. In particular, he dwells upon the construction of the choir screens in Renaissance forms and - starting from some of their historical, architectural and sculptural aspects - he advances the hypothesis that Leon Battista Alberti planned and Donatello carried them out. He also makes some new remarks on the high altar - the work of the same great Tuscan sculptor - and on the planimetric disposition of the ligneous choir made by the Canozi from Lendinara, as well as on the coeval railing of the presbytery made by smith Domenico Montanaro. The author concludes his study by illustrating the artistic works made during the last quarter of the 15th century; on the one hand such works modified and on the other they completed the Renaissance screens. They were made under the direction of Giovanni Minello, who worked together with his son Antonio, with Bartolomeo Rellano and most likely, also vith the Florentine sculptor Bertoldo di Giovanni.