Donatello a Padova: l’attività nella basilica di Sant’Antonio. Le registrazioni contabili dell’Archivio dell’Arca

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Giovanna Baldissin Molli
Collana
Centro Studi Antoniani - CSA
Edizione
1
Anno
2023
Pagine
142
Formato
24x17
Illustrazioni
si
Tipo copertina
brossura
ISBN
978-88-95908-26-7
Cod. CSA
CSA74
Lingua
Italiano
Note

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Contenuto

Trascrizioni dei documenti a cura di Elda Martellozzo Forin

Presentato in un incontro con l'Autrice il  21 giugno 2023, Basilica del Santo, Padova

Sommario in lingua italiana
Il soggiorno di Donatello a Padova, alla metà del Quattrocento, ha lasciato nella basilica di Sant’Antonio di Padova opere di importanza primaria: il Crocifisso in bronzo, già collocato sul tramezzo che separava la navata maggio re da presbiterio e l’altare maggiore. Le opere erano state commissionate dall’Arca del Santo, l’ente composto da cittadini padovani e da frati, che amministrava le offerte dei fedeli e dei pellegrini e provvedeva alle diverse necessità della chiesa e del convento dei frati.
L’altare maggiore di Donatello fu demolito intorno alla fine del Quattrocento e non abbiamo documentazioni precise sulla sua forma. Sono invece pervenute le sette statue in bronzo (la Vergine con il bambino, i Santi Antonio, Prosdocimo, Giustina, Daniele, Francesco, Ludovico), quattro rilievi in bronzo raffiguranti altrettanti miracoli di sant’Antonio, i quattro simboli degli evangelisti e uno splendido Vir dolorum, ugualmente in bronzo. Esse, insieme a una dolorosa Deposizione nel sepolcro in pietra, sono ora montate sull’attuale altare maggiore messo in opera alla fine dell’Ottocento.
L’archivio dell’Arca di S. Antonio conserva i documenti contabili relativi alla costruzione dell’altare maggiore. La loro tra scrizione integrale permette ora di capire meglio come fosse organizzato il cantiere. La fusione delle sculture in bronzo fu la prima ad essere affrontata da Donatello e dai suoi aiuti fiorentini; in un secondo momento si lavorò alla costruzione dell’altare in pietra. Può essere che dapprima Donatello sia stato incaricato dell’esecuzione di una pala scolpita per l’altare maggiore già esistente; l’avanzare dei lavori rese evidente che l’innovazione rinascimentale del maestro fiorentino richiedeva nuove strutture: forse non solo l’altare ma anche lo spazio del presbiterio fu ripensato e reso più adatto ad accogliere l’opera di Donatello, anche se i lavori per la recinzione del presbiterio si protrassero fino alla fine del Quattrocento.

English abstract
Donatello's stay in Padua in the mid-15th century left primary works of art in the Basilica of Sant'Antonio in Padua. These include the bronze Crucifix, which was originally placed on the rood screen separating the main nave from the presbytery, and the main altar. The works were commissioned by the "Arca del Santo," an institution composed of Paduan citizens and friars responsible for managing the offerings of the faithful and pilgrims, as well as attending to the various needs of the church and the friary.
Donatello's main altar was demolished around the end of the 15th century, and we do not have precise documentation regarding its form. However, seven bronze statues have survived (the Virgin with Child, and the Saints Anthony, Prosdocimus, Justina, Daniel, Francis, and Ludovico), along with four bronze reliefs depicting miracles of St Anthony, the four symbols of the evangelists, and a splendid bronze "Vir dolorum." These artworks, along with a poignant Deposition in a stone sepulcher, are now displayed on the current main altar, which was installed at the end of the 19th century.
The archive of the "Arca di S. Antonio" preserves the accounting documents related to the construction of the main altar. Their complete transcription now allows us to better understand how the construction site was organized. The casting of the bronze sculptures was the first task undertaken by Donatello and his Florentine assistants. Subsequently, they worked on the construction of the stone altar. It is possible that Donatello was initially entrusted with creating a carved altarpiece for the existing main altar. However, as the work progressed, it became evident that the Renaissance innovation of the Florentine master required new structures. Perhaps not only the altar but also the presbytery space was reconsidered and made more suitable to accommodate Donatello's work, although the construction of the presbytery enclosure continued until the end of the 15th century.

 

INDICE

Prefazione, p. Luciano Bertazzo

Introduzione
Prima dell’intervento di Donatello. La seconda metà del Trecento: I primi decenni del Quattrocento
Compagni, lavoranti, aiuti, discepoli, presenze diverse e dinamiche di lavoro nel cantiere di Donatello
Fornitori di beni e di servizi per il cantiere dell’ancona e dell’altare: Speziali, Fabbri, Orefici, Falegnami, Fonditori
I massari dell’Arca di S. Antonio
Altri nomi

Tavole

I documenti dell’Archivio della Veneranda Arca di S. Antonio
Trascrizione a cura di Elda Martellozzo Forin

Indice dei nomi di persona

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